Silver Sentimenti, ceramica d'autore

Quando i coniugi Sentimenti decidono di dare al proprio figlio il nome di Silver, lo fanno convinti che il destino abbia in serbo per lui una carriera creativa. La preziosità dell'argento unita ai Sentimenti, ovvero alle emozioni, non possono che essere forieri di una vocazione artistica. Ma il fuoco, la passione e la perseveranza che caratterizzano Silver si riveleranno ancor più intensi del suo stesso nome.

Sarebbe alquanto riduttivo affermare che Silver Sentimenti realizza oggetti ornamentali in ceramica. Le sue opere sono più simili a delle sculture, ma anche questa definizione non rende giustizia alla varietà di competenze di cui si avvale. Silver Sentimenti ha infatti sviluppato delle soluzioni tecniche per impreziosire la ceramica che solo lui è in grado di gestire, creando oggetti unici nei quali riesce a coniugare materiali plastici e non. Come siano nati questi oggetti, la loro stessa raison d'être, rispecchia la sua storia personale, che si snoda tra l'alta moda e la ceramica fino al giorno in cui decide di non voler più dover scegliere tra l’una e l’altra. In mancanza di un unico termine in grado di riunire le sue conoscenze e competenze, e con esse le numerose professioni che ha appreso e praticato nel corso degli anni (spaziando dalla modellistica alla corsetteria, dall'alta sartoria al ricamo, dalla ceramica alla scultura fino alla progettazione di costumi teatrali), lo si potrebbe definire un "nobilitatore della ceramica".

Silver Sentimenti cresce tra stoffe e tessuti. La madre, che in precedenza ha diretto un atelier a Bologna, gestisce infatti un'attività in proprio nella casa di famiglia. Silver osserva ogni cosa con grande interesse: le donne, i materiali, le mani rapide ed esperte della madre che misura, taglia, cuce e adatta, rimandando le clienti a casa ancora più belle di quando sono arrivate, con indosso abiti confezionati apposta per loro.

Quando arriva il momento di scegliere il suo percorso di studi, decide di frequentare l'Istituto d'Arte per la Ceramica Gaetano Ballardini di Faenza, dove si diploma nel 1989. Nel 1994 si laurea in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, e tre anni dopo riceve dall'Atelier Caraco di Parigi, specializzato in costumi teatrali e di alta moda, la proposta di un apprendistato. Finisce per rimanerci dieci anni. "Pensate un po'! Ero appena arrivato dall'Italia e già mi ritrovavo nella stanza accanto a Christian Lacroix, che stava realizzando i costumi per la produzione di Marcel Maréchal della pièce Les Enfants du Paradis al Théâtre du Rond-Point". Silver Sentimenti incontra molti altri grandi nomi durante la sua esperienza professionale da Caraco, dove impara a padroneggiare tutte le tecniche dell'alta moda e della sartoria teatrale. Ma i tempi cambiano: quando le grandi Maison iniziano a nominare come propri direttori creativi dei giovani stilisti, nonostante la loro mancanza di esperienza e, soprattutto, di decoro, abbandona la moda e torna al suo primo amore: la ceramica.

"Ho deciso di chiudere con l'alta moda per intraprendere una nuova fase del mio percorso, nella quale integrare le mie esperienze professionali e artistiche. Sono tornato alla ceramica in ragione della sua natura temporale. Con l'argilla non si può barare, non ci sono scorciatoie. È materia viva, che non consente di andare contro la sua volontà. Non è possibile ridurre i tempi di asciugatura. Se nell'alta moda riuscivamo a realizzare in soli tre giorni un lavoro che richiedeva due settimane, con la ceramica è impossibile". Deciso a perfezionare le sue competenze e imparare ad usare il tornio, nel 2014 Silver Sentimenti si iscrive all'Arts et Techniques Céramiques di Parigi, dove studia sotto la guida di Grégoire Scalabre. Nello stesso anno fonda la Silver Sentimenti Céramique, che trasferisce in Normandia nel 2018.

Silver Sentimenti utilizza gres di Borgogna e Noron, nonché porcellane bavaresi e di Limoges, che richiedono una cottura ad alta temperatura. "Esistono tre tipi di argilla: la maiolica, il gres e la porcellana. L'unica differenza è nelle loro composizioni, alle quali si aggiunge, nel caso del gres e della porcellana, un'ulteriore sfida: più alta è la temperatura, più è probabile che si deformino e presentino difetti." Non che questo fatto rappresenti un ostacolo: infatti li predilige perché, afferma, "il risultato finale è molto più intenso".

Il suo processo creativo non contempla la realizzazione di bozzetti preparatori. "Mi siedo al tornio e lascio che gli oggetti racchiusi nella mia mente prendano forma". La loro struttura archetipica è resa ancora più singolare dalle decorazioni in pelle. "Dopo aver creato il pezzo sul tornio, una volta raggiunta una fase di essiccazione in cui la ceramica ha la consistenza del cuoio, pratico sulla superficie circa 4.000 piccoli fori, a volte anche di più. Quando la ceramica è pronta, dopo la prima e la seconda cottura, cambio cappello e mi trasformo nel 'nobilitatore': i fori diventano una sorta di tela sulla quale inserisco decorazioni intrecciate o cucite. È come se fossi ritornato a quello che facevo 20 anni fa, ma al contrario. Mentre prima scolpivo abiti e costumi, ora creo opere ornamentali ispirate al linguaggio tessile".

La profondità del pensiero di Silver Sentimenti si manifesta nelle sue ceramiche. "Il mio approccio è a metà tra la danza e la meditazione. La lavorazione della ceramica può essere considerata un'attività meditativa. Con il tempo e l'esperienza, interiorizziamo i gesti nel nostro corpo e nella nostra mente, e questo si traduce in una serie di movimenti che possono essere molto poetici. La concentrazione è totale, ma allo stesso tempo si è altrove. Sono convinto che un oggetto fatto a mano possieda un'anima. Ed è proprio la mano dell'artigiano che dà vita al progetto".